mercoledì 22 maggio 2013

UNA CAMPAGNA ELETTORALE SENZA COLLA? MISSION POSSIBLE

DIMMI CHE CAMPAGNA ELETTORALE  FAI E TI DIRO' CHE CANDIDATO SEI. MENTRE GRAN PARTE DELLA POLITICA ROMANA SI AFFANNA FRA COLLA E MANIFESTI ABUSIVI, DANIELA CHIAPPETTI, CANDIDATA PDL AL COMUNE , VIENE PROMOSSA DAL  BLOG " ROMA FA SCHIFO"  PER AVER TENUTO FEDE ALLE PROMESSE DI IMBRATTO ZERO
di Mary Tagliazucchi 
“Roma fa schifo”, il blog di Massimiliano Tonelli che più di ogni altro castiga e denuncia le malefatte di tutta la politica, ha promosso Daniela Chiappetti, candidata del Pdl al Comune di Roma, l’unica fra tanti che ha aderito con convinzione alla campagna Imbratto Zero lanciata dai tanti siti antidegrado: "Nell’epoca in cui i social network la fanno da padrone, mi sembrava assurdo ricorrere ancora all’affissione di inutili manifesti. Ho preferito inviare sms, e-mail, telefonare e contattare personalmente i miei sostenitori, piuttosto che inquinare Roma affittando costosissime vele o immensi camper. Il passaparola e il sostegno di tanti amici è l’unica benzina che utilizzo”, spiega Chiappetti. 
La candidata nelle liste Pdl: Daniela Chiappetti
Sembra esserci del buono nelle fila del centrodestra e chissà che in molti non seguano lo stesso esempio. Nel frattempo ci si chiede perché Roma Capitale non intervenga su questo imbrattamento costante e continuo a danno della capitale. 

 Da una recente ricerca è emerso che con le multe delle affissioni elettorali abusive il Comune di Roma potrebbe rimpinguare le sue casse dal momento che avrebbe la reale possibilità di aumentare le proprie entrate di una cifra dai 100.000 € ai 500.000 € se solo venissero sanzionati la maggior parte dei manifesti elettorali abusivi. Domenica e lunedì si vota e mai come in questi ultimi giorni squadre di attacchini e di tipografi hanno lavorato così incessantemente. Faccioni e slogan di ogni genere capeggiano in ogni dove. Non importa se siano cabine telefoniche, buche per le lettere o muri condominiali. 

L’importante è coprire ogni spazio disponibile, ma soprattutto oscurare le tracce degli avversari politici. Tutti a parlare di onestà e di buoni principi, ma all’atto pratico quelli che seguono le regole si contano sulle dita di una mano. Sulla Cristoforo Colombo, ad esempio, è impossibile non vedere la faccia sorridente e beata di Alessandro Onorato, candidato comunale con la lista Marchini, che ha utilizzato i maxi cartelloni al centro di mille polemiche. Accanto a lui l’inconfondibile cuore, simbolo indiscusso della campagna high profile del bell’ Alfio.
Il candidato nella lista Marchini: Alessandro Onorato
E che dire della bionda Sveva Belviso, candidata nella lista Pdl e onnipresente in tutta Roma sulle vele elettorali che invadono le strade della capitale, anche in sosta vietata. Scritto a caratteri cubitali “Sveva e Roma, una storia d’amore”. Nessuno mette in dubbio il suo amore per la città, diverso sicuramente il rapporto tra lei e gli automobilisti romani costretti a fare la fila dietro i suoi mega camper. E inoltre, l’affitto dei camion vela non è fra i più economici, tutt’altro. Vederli in giro sette giorni su sette fa sorgere una domanda? Ma chi paga? Il candidato, che in questo caso guadagna circa tre mila euro al mese. 
La  candidata nella lista Pdl : Svesa Belviso
Anche Claudio Caccia, candidato nella lista Fratelli d’Italia, non è da meno. Per lui solo manifesti giganti che oscurano e deturpano il decoro urbano e che da anni sono al centro di denunce degli ambientalisti. Nell’elenco di chi ha riempito la città con il suo faccione troviamo Orlando Corsetti, candidato nelle file del Pd, immortalato in perfetto stile casual e dallo sguardo pieno di promesse . Promesse che i residenti del I Municipio aspettano ancora di vedere realizzate.
Il candidato nella lista Fratelli d'Italia Claudio Caccia 


Il candidato nella lista Pd: Orlando Corsetti
In questa corsa al Campidoglio in pochi hanno seguito l’esempio di Daniela Chiappetti . Il suo modo di fare campagna elettorale riporta ai tempi in cui si faceva buona politica, dove il valore di un candidato si testava di persona, faccia a faccia. Perché una cosa è certa, fra un orrido e indecoroso manifesto, una stretta di mano vale molto di più.
Il santino elettorale  inviato o dato di persona dalla candidata Daniela Chiappetti 

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