C'E' L'AMBIENTALISTA, CHI VUOLE I QUARTIERI LIBERI DALLA PIAGA DELLA PROSTIUZIONE, CHI PUNTA SUL DECENTRAMENTO AMMINISTRATIVO, CHI OPTA PER LA PARTECIPAZIONE DIRETTA DEI CITTADINI SUL TERRITORIO. ECCO LE PROPOSTE DI ALCUNI DEI CANDIDATI ALLA PRESIDENZA DEL IX MUNICIPIO
di Ilaria Giudice
Andrea Santoro per il Pd, Giuseppe Manarrà per M5S, Vincenzo Vecchio con la Lista Marchini, Matteo Marini con la lista civica "Progetto Roma". Questi alcuni dei candidati alla presidenza del IX Municipio (ex XII), ognuno con le sue proposte e le sue idee da attuare sul territorio.
VINCENZO VECCHIO CON LA LISTA PER ALFIO MARCHINI
Vincenzo Vecchio, candidato Presidente al IX Municipio (ex XII) per Alfio Marchini sindaco, punta sulla tutela dell’ambiente e su una lista formata da persone giovani e con grande entusiasmo al fine di dare ai cittadini un Municipio nuovo.
Per quale motivo ha deciso di candidarsi alla presidenza del IX Municipio, ex XII?
Molti miei concittadini, dopo la nota vicenda delle primarie del centrosinistra, mi hanno chiesto di candidarmi per proseguire tutte le battaglie che hanno contraddistinto il mio agire, quali la tutela dei nostri quartieri, il decoro, la lotta alla prostituzione.
Quali sono i punti di forza nel IX municipio e cosa farebbe per valorizzarli?
Il nostro Municipio è molto eterogeneo, passiamo da quartieri centrali a quartieri di periferia. Tutti hanno problematiche che sono diverse tra loro ma hanno una punto di forza in comune, le aree verdi. Abbiamo un Municipio con una realtà ambientale molto importante che deve essere tutelata. Uno dei nostri punti forti è il verde e va valorizzato; bisogna fare in modo che tutta la cittadinanza possa usufruirne. Il futuro è il rispetto dell’ambiente. Di fondamentale importanza è la tutela dei parchi, ma anche il progetto della raccolta rifiuti che deve essere all’ordine del giorno. In particolare bisogna iniziare un’opera di educazione sin dalle scuole medie sul problema dei rifiuti, sulla raccolta differenziata e sulla tutela dell’ambiente.
Nel caso fosse eletto quale sarebbe il suo primo intervento?
Sono tante le cose che vorrei fare nell’interesse delle mie comunità una volta eletto presidente.La cosa più importante credo sia il fatto che il presidente debba dare esempi. Io inizierò girando la mattina con i nostri operai dell’Ama per verificare le zone che devono essere pulite. Noi dobbiamo far arrivare ai nostri concittadini il messaggio che l’ambiente deve essere rispettato. Vorrei che entrasse e si inserisse tra i cittadini la cultura del rispetto dell’ambiente, della pulizia del proprio quartiere e della propria strada.
Perché gli elettori dovrebbero votare per lei?
Mi auguro di ottenere la fiducia dei miei elettori. La lista è composta da undici donne e tredici uomini, per la maggior parte ragazzi e ragazzi, con tante capacità, idee e voglia di fare. Gli elettori dovrebbero votarmi perché ho contribuito a predisporre insieme ad Alfio Marchini una lista di rinnovamento, formate da persone nuove, oneste, per bene che hanno grande entusiasmo, grande passione, ma soprattutto grandi capacità e un fortissimo interesse e per la cosa pubblica. Io porto persone nuove, un vero cambiamento per un Municipio nuovo.
GIUSEPPE MANARRA' CON M5S
Giuseppe Mannarà, candidato presidente per il M5S al IX Municipio, ex XII, da sempre attivista e con una forte sensibilità verso i diritti dei cittadini. Quello che vuole è la partecipazione dei cittadini sulle scelte del territorio, avendo un contatto con loro non solo attraverso il web.
Quali sono secondo lei i principali problemi sul territorio del IX Municipio (ex XII)?
Condividendo il punto di vista dei cittadini, i problemi principali sono quelli legati alla viabilità, all’edilizia, alle aree verdi, alla condizione delle scuole e all’economia locale.
Nel caso fosse eletto quale sarebbe il suo primo intervento sul territorio?
Andrei subito ad analizzare e a far attuare tutti quei provvedimenti che attualmente non vengono eseguiti e che causano quindi situazione di stasi. Ci sono servizi che dovrebbero essere già realizzati ma che passano come attività secondarie rispetto a tante altre. Le nostre proposte sono di rivedere i punti verdi qualità di Roma Capitale che sono per noi una situazione molto critica perché nascondono speculazioni. Anche il ponte sul raccordo, all’attenzione anche della cronaca giudiziaria, sarà nella lista delle priorità. Non vengono rispettate alcune convenzioni che sono la base del patto tra istituzione territoriale e imprenditore. Andremo a controllare la regolarità di tutti i provvedimenti.
Cosa l’ha spinta alla candidatura?
Sono sempre stato un attivista con una forte sensibilità verso i diritti dei cittadini. Cercavo di capire alcune situazioni sul territorio che mi sembravano di semplice realizzazione, ma non trovavano alcuna soluzione. Provavo ad avere colloqui con le istituzioni, ma come cittadino ho avuto sempre molta difficoltà e mi sono accorto che il cittadino è inascoltato. Io, invece, credo molto nella partecipazione della popolazione sulle scelta del territorio. I ragazzi del M5S mi hanno chiesto di candidarmi e ho preso questa occasione capendo che, entrando nelle istituzioni, avrei potuto realizzare la volontà del cittadino che vive la realtà quotidiana. Non possiamo assolutamente basarci solo sul web perché ci rendiamo conto che non arriva in tutte le case, ma dovremmo attuare una serie di mediazioni, come i referendum di quartiere e i comitati di quartiere che, in modo sinergico, facciano arrivare alle istituzioni il volere degli abitanti del territorio
ANDREA SANTORO, PD
Andrea Santoro, candidato con il centrosinistra alla Presidenza del IX Municipio, ex XII, vuole una stagione nuova: “Bisogna portare trasparenza”. Tra i progetti: strutture abbandonate messe a disposizione ad un canone ridotto per le nuove imprese, un piano contro la prostituzione e case di partecipazione dove i cittadini potranno presentare progetti migliorativi per il territorio.
Cosa l’ha spinta a candidarsi alla Presidenza del IX Municpio, ex XII?
La volontà di uscire dal degrado morale e culturale di questo municipio. C’è bisogno di cambiare tutto nel modo di lavorare, di organizzare, bisogna portare trasparenza. Noi usciamo da una situazione tristissima per questo territorio, le inchieste giudiziarie che hanno colpito il Municipio sono terribili. C’è bisogno di una stagione completamente nuova.
Nel caso fosse eletto quale sarebbe il suo primo intervento sul territorio?
La prima delibera che farò appena eletto sarà quella di destinare il patrimonio pubblico abbandonato o non utilizzato dal Municipio alle nuove imprese fatte dai ragazzi, dalle donne e da chi è uscito dal mercato del lavoro in questo Municipio. Noi abbiamo più di cento strutture comunali non utilizzate e che potrebbero essere messe a disposizione, ad un canone ridotto, per queste nuove imprese. In questo modo cerchiamo di aiutare concretamente i ragazzi e le donne di questo Municipio.
I tre principali problemi sul territorio del IX Municipio?
Il primo è la mancanza di manutenzione della quale tutti i cittadini si sono lamentati, soprattutto per le aree verdi e le scuole di questo territorio. Cercheremo di fare un programma di interventi che possa essere il più possibile concreto e preciso in modo tale che tutti i cittadini possano sapere quando verranno realizzati i lavori delle strade e dei parchi.
Il secondo è la mancanza di luoghi di aggregazione. Decine e decine di quartieri non hanno un luogo per potersi incontrare, non hanno strutture per ragazzi, non hanno una piazza o uno spazio pubblico. Noi nel programma sosteniamo che in ogni singolo quartiere ci debba essere un punto, anche piccolo, dove le persone si possano incontrare e socializzare e questo significa rendere il quartiere più sicuro e più vivo.
Il terzo problema riguarda la prostituzione che sta diventando un fenomeno devastante oltre che per l’Eur anche per tanti altri quartieri come Castel di Leva o Trigoria, luoghi in cui la prostituzione, anche minorile, si sta assestando nelle strade. Faremo un piano con le forze dell’ ordine e con le associazione dei cittadini per dare dignità alle donne.
Come si potrebbero migliorare i rapporti tra cittadini e Municipio?
Faremo principalmente due cose: rendere più leggibile il bilancio del Municipio. Mi piacerebbe che fra cinque anni tutti i cittadini possano capire le entrate e le uscite del Municipio e il modo in cui vengono spesi i soldi sul territorio.
Vogliamo poi organizzare delle vere e proprio case di partecipazione, dove sono presenti centri anziani e biblioteche. Saranno centri informativi in cui chiederemo ai cittadini di fare proposte e di presentare progetti migliorativi per il quartiere. Ci sono molte persone che possono e vogliono dare una mano per migliorare il Municipio. Nelle case di partecipazione cercheremo di fare proprio questo.
MATTEO MARINI PER LA LISTA CIVICA "PROGETTO ROMA"
Matteo Marini ha solo ventuno anni, ma ha le idee chiare: una politica che vuole ripartire dal contatto con la gente. Punta sul decentramento amministrativo per essere attore, non semplice comparsa, nel risolvere le esigenze del territorio. E se la sua azione non dovesse soddisfare gli elettori, si ritirerà serenamente.
Per quale motivo ha deciso di candidarsi?
Tramite la mia professione, sono giornalista, ho avuto modo di conoscere Alessandro Bianchi, leader della lista civica Progetto Roma, dopo essersi ritirato dalle primarie Pd mi ha contattato. Insieme abbiamo pensato di formare questa lista civica nel municipio. Mi ha dato fiducia dal momento conosco il territorio e ho realizzato numerose inchieste per “Il Fatto Quotidiano”.
Quali sono secondo lei le principali problematiche del IX Municipio?
I problemi sono diversi: l’Illuminazione pubblica, per esempio. Il Municipio alle otto della sera lascia interi quartieri senza illuminazione pubblica per motivi di bilancio, di manutenzione o per fenomeni di criminalità. Altro punto importante sono le aree verdi che dovrebbero essere il polmone di ossigeno di una comunità e ci sembra assurdo che non possano essere tutelate a sufficienza sempre per logiche di bilancio o per incuria.
Terzo problema: la cultura, perché con la cultura si mangia, checché ne dica l’ex ministro Tremonti. Abbiamo numerosi poli culturali sul territorio come il teatro della dodicesima, il centro culturale Elsa Morante. Importante sarebbe estendere il bacino di utenza del teatro dodicesima al pari del centro culturale Elsa Morante e ampliare le biblioteche anche attraverso appartamenti e locali sfitti che il municipio ha, perché è impensabile che su un territorio di 180mila abitanti ci sia soltanto una biblioteca.
C’è poi l’area dell’ex velodromo dell’Eur che cinque anni fa è stato fatto implodere per costruire della palazzine. Siamo sicuri che arriveranno nuove pretese speculative. Noi abbiamo tre proposte: la costruzione di un parco pubblico, previe bonifiche di amianto, una caserma dei vigili del fuoco, una scuola media. Sul territorio del IX Municipio ci sono diversi luoghi che non meritano di essere lasciati in disuso.
Come si potrebbero migliorare i rapporti tra cittadini e i municipi?
Pensando di attuare il decentramento amministrativo, ossia dare più competenze ai municipi per poter essere attori principali nel risolvere le emergenze sul territorio. Dobbiamo ancora dipendere dai dipartimenti comunali. Se i dipartimenti comunali non sbloccano i fondi, i municipi hanno le mani legate. Una burocrazia, insomma, che non permette al municipio di essere accanto alle esigenze del cittadino. Per questa campagna elettorale abbiamo speso all’incirca 300 euro, una politica dunque che riparte dal contatto con le persone stando tra la gente, nelle strade, nelle piazze. Crediamo che questa possa essere la soluzione vincente per riacquisire anche un po’ di credibilità. A tal proposito una nostra proposta, che molti giudicheranno un po’ grillina, è che a metà mandato ci sottoporremo al giudizio degli elettori che ci diranno se la nostra azione sia stata più o meno proficua. Se così non dovesse essere rassegneremo le nostre dimissioni nella più totale serenità. Non abbiamo padroni politici e non dobbiamo rendere conto a nessuno se non alla nostra coscienza e alla nostra onestà intellettuale.
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