lunedì 27 maggio 2013

NOISPORT - IL DERBY DI COPPA ITALIA


ARFIO MARCHINI INDIRA’ LUTTO CITTADINO: LA LAZIO TRIONFA ED ALZA LA COPPA ITALIA.
di Giuseppe Cirielli

È il derby più importante della storia del calcio capitolino: vale tutto a livello sportivo (la coppa, l’Europa, il derby, la possibilità di giocarsi la Supercoppa Italiana) ma forse anche “deppiù” per i tifosi.
La partita inizia con un ritmo scoppiettante e grande determinazione da parte di entrambe le squadre, che producono subito ottime occasioni con Klose e Bradley nella prima fase, ancora con Klose e Destro in chiusura di tempo. In campo non c’è cattiveria, tuttavia l’arbitro Orsato decide di non lesinare sull’utilizzo dei cartellini, che fioccano da ambo i lati nella prima frazione di gioco.
Il secondo tempo si apre senza cambi ma già nei primi minuti Petkovic decide di riorganizzare l’assetto tattico dei suoi alzando il baricentro con l’ingresso di Mauri per Ledesma, che si scambiano la fascia da capitano. Le emozioni sono da ambo le parti ma la partita si sblocca a favore dei biancocelesti, che infilano con Lulic dopo un cross radente di Candreva mal gestito da Lobont (lo avevo detto nell’ultimo articolo: non si può affrontare una partita così con uno così, neanche se il titolare è infortunato). I venti minuti che separano i giallorossi dalla delusione più grande mai vissuta dal popolo romanista non sono quelli arrembanti ed all’assalto che ti aspetteresti da una squadra affamata di recupero, bensì il triste epilogo di una stagione al di sotto delle aspettative e delle possibilità.
Il trionfo laziale passerà alla storia, tra lacrime di gioia e folle allegria, la stagione è salva e lo smacco ai cugini non potrà mai più esser dimenticato, anche perché l’ultimo derby vinto dalla Roma risale all’11 marzo 2011.

Lazio

MODULO : Marchetti 4-1-4-1
Petkovic 8: vincente la sua cavalcata, vincente il suo carattere.
Marchetti 9: dopo la prestazione in semifinale contro la Juventus ecco che dà le certezze che a tutti.
Biava 8: gioca sempre d’anticipo su Destro, bruciandolo sull’esperienza.
Cana 6,5: non ha fatto rimpiangere Dias.
Radu 6,5: in costante pressione su Lamela, dà più calci a lui che al pallone, ricorda un po’ me a calcetto (e non aggiungo altro!).
Konko 5,5: spinge poco e pecca di egoismo o confusione in uno dei contropiedi che potevano mettere al sicuro la partita.
Ledesma 6: aggressivo e già ammonito al 2’, non può proseguire la gara anche perché zoppicante.
Onazi 6: più in rottura che in costruzione, senza infamia, con la lode di aver alzato la coppa.
Lulic 8: corre come un motorino, realizza il gol un po’ goffamente, ma è storia.
Candreva 9: corre fino alla vittoria, migliore in campo.
Hernanes 6,5: promessa mantenuta per il profeta, ha vinto un trofeo con la Lazio. Lampi di classe pura (il doppio passo è ormai di fabbrica) ma troppo nervosismo.
Mauri 6,5: la sua mezza partita non è di livello altissimo, causa acciacchi, però cambia la partita e questo non si nega.
Klose 6: il tedesco poteva fare di più ma si trova intrappolato fra i molti avversari, concentrati su di lui e meno attenti alle sgroppate degli esterni Lulic e Candreva.


Roma

MODULO: 4-2-3-1
Andreazzoli 4,5: au revoir, hasta luego, auf wiedersehen, arrivederci, ma mi sa di no.
Lobont 4,5: se vi serve una crostata la pasta frolla la impasta lui con le sue mani.
Marquinhos 6,5: dimostra carattere provando addirittura una serpentina offensiva, ha 19 anni, non lo si scordi.
Castan 5,5: dopo il gol lascia agli avversari intere praterie, forse sbaglia posizione su Lulic, ma tutto sommato… Tutto sommato un bel corno.
Burdisso 6: va anche a fare l’attaccante centrale nel finale, ma il solo carattere, la sola grinta, purtroppo non basta.
Balzaretti 5: stagione da dimenticare.
De Rossi 4,5: sembra tutto fatto a fatica, il problema è mentale o tecnico? Arrivati a questo punto si può mettere in discussione.
Bradley 6: fa il suo compitino, ma nulla più, soprattutto quando di ritrova sul destro una palla che gioca a metà fra un cross ed un tiro.
Marquinho 7: determinato e volenteroso, mostra un’ottima salute fisica e mette spesso in difficoltà gli avversari, che per colpa sua rimediano diversi cartellini.
Lamela 5: non riesce ad incidere, Radu è un mastino che gli sta fisso sulle caviglie
Totti 6,5: dopo una stagione come quella trascorsa, mai così impiegato e prosciugato nelle energie, merita sempre un mezzo voto in più, anche se appannato dalla stanchezza.
Destro 5,5: non incide, fa a spallate contro Biava e ne esce quasi sempre sconfitto nonostante l’impegno profuso.








Nessun commento:

Posta un commento